L’acquedotto è un’estesa struttura costituita da una galleria in pietra a secco e da due locali edificati con tecnica mista (volta in mattoni e muratura in pietra con legante in malta di calce) che accolgono le vasche di decantazione e filtraggio). La galleria, lunga circa 120 metri, raccoglie le acque di una sorgente presso la località Aniceti-Pianebelle, in sponda destra del Mastallone, e le convoglia verso Varallo bagnando orti e spazi verdi.
L’acquedotto fu costruito nel 1888 da Carlo Marchini, impresario edile, commerciante, imprenditore assai attivo, della storica famiglia dei Marchin Verd. L’edificazione avvenne contemporaneamente alla pubblicazione del piano regolatore generale della città di Varallo firmato dall’ing. Ivano Cerutti. L’acqua corrente nel XIX secolo era un bene di lusso: le famiglie benestanti ambivano all’acqua corrente nei loro palazzi, al posto di quella dei pozzi, soggetta ai periodi di siccità. L’acquedotto degli Aniceti, allora, svolgeva questa funzione.
Chiamati dal proprietario, abbiamo ispezionato e rilevato interamente la struttura, probabilmente inesplorata da almeno 100 anni.