La cisterna oggetto della nostra indagine si trova all’interno del convento francescano di cui fa parte la chiesa di Santa Maria delle Grazie. La struttura religiosa fu fatta costruire da padre Bernardino Caimi, tra il 1486 ed il 1493, in contemporanea all’avvio dei lavori al Sacro Monte di Varallo. La chiesa di Santa Maria delle Grazie ospita il famoso “tramezzo”, grande parete divisoria affrescata da Gaudenzio Ferrari con scene della vita di Cristo, una delle sue opere di maggior valore artistico.
Il convento francescano aveva, alla fine del Quattrocento, un’ampiezza ben maggiore di quella odierna. L’antica costruzione comprendeva due chiostri, le celle per i frati, un refettorio, la biblioteca e i locali di lavoro. Dal 1953 il complesso è sede delle Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote.
La cisterna, con soprastante pozzo e argano originale per la raccolta dell’acqua piovana, si trova al centro di uno dei chiostri sopravvissuti al diradamento urbano ed è tutt’ora funzionante; nei secoli precedenti costituiva la principale di approvvigionamento idrico del convento. L’invaso artificiale ipogeo di forma circolare, ha diametro di 400 cm con profondità di 560 cm e raccoglie le acque piovane dai tetti del chiostro.